- Johnny Zotti
- 27/12/2023
- 14:00
Wall Street sta avendo una vera rivoluzione nel trading notturno. Dopo che l’indice quest’anno ha guadagnato il 24,36% a 4.774,75 punti, a un passo dal massimo storico di 4.817,88 di gennaio 2022, si è scatenata un’ondata di scambi dopo la chiusura normale della Borsa americana, grazie alla domanda di investitori al dettaglio asiatici ed europei. Secondo i dati forniti da Blue Ocean – la principale sede di negoziazione regolamentata per le azioni durante la notte – questo mese in media sono stati scambiati 28 milioni di azioni a Wall Street, 55 volte il livello di dicembre 2022. Si tratta di una cifra pur sempre minima rispetto alle negoziazioni che avvengono al Nasdaq e al NYSE nelle sedute diurne. I volumi però avviano la Borsa verso l’affermazione di un mercato h24, in maniera simile ai mercati valutari, dei futures sugli indici azionari e dei titoli del Tesoro.
Circa il 70% del volume è di provenienza asiatica, grazie ai legami di Blue Ocean con i broker di Hong Kong e della Corea del Sud. “Il mondo è cambiato con la pandemia e con il trading di criptovalute 24 ore su 24, sette giorni su sette. Tutti hanno l’infrastruttura e il supporto per gestire il trading da un giorno all’altro. E per molti dei nostri abbonati, non è da un giorno all’altro. In realtà è il loro giorno”, ha dichiarato Brian Hyndman, amministratore delegato di Blue Ocean.
Wall Street: cresce il numero dei broker per il trading notturno
Il numero di broker che offrono un servizio notturno sta crescendo sempre di più, perché gli intermediari sono attirati dall’aumento delle transazioni. Il primo ad offrire questo servizio per i clienti al dettaglio è stato Robinhood nel mese di giugno, con una copertura di oltre 200 azioni ed ETF. “Se si partisse da zero, probabilmente si costruirebbe il frazionamento e il trading 24 ore su 24. Questi sono solo due aspetti, con mercati recenti come le criptovalute”, ha affermato il fondatore di Robinhood, Vlad Tenev.
Poco dopo il suo ingresso nel mercato notturno, l’intermediario protagonista della meme mania delle azioni nel 2021 è stato seguito da Interactive Broker, con un’offerta di oltre 10 mila azioni durante la notte. “Se fossi solo al servizio degli Stati Uniti, non correrei per offrire il servizio perché non credo che la domanda sarà sufficiente”, ha affermato Steve Sanders, responsabile del marketing e dello sviluppo del prodotto di Interactive Brokers, che ha riferito di una cifra dell’80% dei nuovi conti al di fuori degli USA rappresentata da investitori istituzionali.
I rischi
Il trading notturno tuttavia si presta ad alcuni inconvenienti, che al momento frenano altri broker a offrire il servizio. Uno riguarda il fatto che i trader al dettaglio durante la notte hanno solamente un tipo di ordine di mercato: l’ordine limite. In sostanza, possono solo inserire la loro richiesta di acquisto o vendita a un certo prezzo e se nessuno chiude la transazione, l’ordine scade la mattina seguente. La mancanza di liquidità e di assistenza per carenza di personale notturno possono rendere il problema più grave.
“La mancanza di liquidità è già un grosso problema per il buy side istituzionale. Lo stesso vale per il rischio di operazioni fallite e di altri problemi di regolamento, per non parlare del personale”, ha affermato Jesse Forster, specialista del mercato azionario presso la società di consulenza Coalition Greenwich. “A meno che questi non vengano risolti, il trading overnight è un mercato piacevole da avere, ma probabilmente rimarrà solo un mercato al dettaglio”.
Anche Schwab, che nel 2018 aveva lanciato il trading h24 con 24 ETF su oro e petrolio non ampliando mai l’offerta, sottolinea come gli scambi notturni si prestino a numerosi elementi contrari. “Ci sono diversi rischi nel trading overnight. Offriamo ETF correlati a prodotti con mercati attivi che dovrebbero muoversi in quel momento, piuttosto che titoli che potrebbero essere suscettibili a una liquidità inferiore o variabile”, ha detto Ovi Montemayor, responsabile dei servizi di mercato e di esecuzione di Charles Schwab.
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AUTORE
Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.
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